È
un'opera preziosa quella curata dalla scrittrice e giornalista Francesca Pansa,
un'opera che brilla di luce propria e parla, sussurra, urla al mondo il punto
di vista delle donne sul mondo maschile. Sono piccole ma precise frecce i
componimenti raccolti e riportati in " Quello che le donne pensano degli
uomini" ( Newton Compton editori), opera che stupisce per l'elevato valore
poetico e per il lirismo costantemente presente. Scorrendo le pagine possiamo
incontrare piccole ma immense riflessioni delle scrittrici più preziose del
panorama letterario italiano come Maria Pia Ammirati, Dacia Maraini, Margaret
Mazzantini, Mariapia Veladiano, Alda Maerini, Mariolina Venezia e tante altre.
Ogni riflessione spalanca le porte del pensiero e con intensità crescente apre
mondi nuovi nei quali perdersi alla ricerca di un significato profondo
dell'essere uomo e dell'essere donna.
"Io
sono legato a te anche col corpo, e non saprei spiegarti perché , ma il fatto
di uscire di casa e sapere che ci sei da qualche parte e che io posso vederti ancora...
Però so che questo serve solo a me, e che dopo questi anni, cercando una tua
reazione qualsiasi che ci facesse sperare, ho il dovere di chiederti, figlia
mia, cosa vuoi tu davvero? Vuoi ancora restare? Ti basta ciò che basta a
me?" (
Le voci intorno, Maria Pia Ammirati)
"
Non lo vedevo da trentaquattro giorni esatti. Mi sembrò più giovane, più curato
nell'aspetto, persino più riposato, e lo stomaco si contrasse in un modo così
doloroso, che mi sentii vicina allo svenimento. Nel suo corpo, nel viso, non
c'era traccia della nostra mancanza. Mentre io portavo addosso- appena mi sfiorò
il suo sguardo allarmato ne fui certa- tutti i segni della sofferenza, lui non
riusciva a nascondere quelli del benessere, forse della felicità"
( I
giorni dell'abbandono, Elena Ferrante)
"
Caro amore bugiardo
caro amore infinito
circolo intorno a te
anello per ogni
dito"
(Ballate
non pagate, Alda Merini)
Questi sono solo alcuni dei meravigliosi
brani che si possono incontrare in "Quello che le donne pensano degli
uomini". Dolore, senso di abbandono, voglia di rivalsa, elogio della
complessità dell'esistere e felicità trovano posto in un'opera incisiva e
lapidaria che sa catturare anima e attenzione e dipingere in modo plastico e
tangibile il pensiero delle donne nel loro rapportarsi al mondo maschile.
Un'opera dunque rivolta soprattutto agli uomini per cercare di capire se stessi
attraverso l'immagine riflessa nelle parole delle donne. Un'opera che può
indicare fondamentali punti di incontro tra mondi apparentemente contrapposti.
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