martedì 11 dicembre 2012

E' iniziato tutto così.




Per me è iniziato tutto così. Da un atto di fiducia. Da una persona. Dacia Maraini. Quando ho scritto "Il vuoto intorno" non avrei mai pensato di poter vivere certe esperienze e di poter giungere a lei che è La Scrittura italiana, lei che gira continuamente per il mondo uno giorno sì e l'altro pure. Quando le diedi una copia del mio romanzo, lo scorso natale, durante una sua presentazione, non avrei mai immaginato che Dacia lo leggesse in pochi giorni e mi contattasse così velocemente spendendo per me parole bellissime e attente. Chissà quante cose del genere le capitano ogni giorno, pensavo, quante persone le faranno dono della propria opera custodendo in sé la mia stessa intensa speranza di essere letto da lei. E invece è accaduto. Una mattina pro la casella di posta elettronica e trovo una sua mail. La leggo, mi commuovo, resto a pensarci, cerco le parole, le trovo, le scrivo a mia volta. Da qui è nato tutto: il confronto costante, il dialogo serrato, la possibilità di essere presentato allo Strega proprio da lei. Avere il supporto di Dacia Maraini per il mio romanzo d'esordio, il romanzo di un ventenne sprovveduto che ha scritto per urlare al mondo qualcosa e lo ha fatto con tutti gli eccessi e il disequilibrio dell'età, è stata una delle esperienze più intense mai avute. Chi vuol provare a fare lo scrittore mi capisce. Poi lo Strega è andato come è andato ma non importa. Davvero. Altri scrittori sono andati avanti, qualcuno ha vinto il premio letterario più ambito d'Italia. Ma a me resta l'incontro con Dacia Maraini e la sua disarmante umanità. A me resta la possibilità di accende la tv, vederla per caso ospite di qualche trasmissione, sentirla parlare di letteratura ed emozionarmi. A me resta la possibilità di accendere il pc e scriverle per parlarle del mio nuovo romanzo, lasciarmi contagiare dal suo entusiasmo. A me resta poterla incontrare casualmente alla stazione e, riconosciutici a vicenda, poter fare il viaggio insieme parlando di cultura e parole. A me resta la possibilità di ricevere un invito, per partecipare agli eventi cui è madrina, direttamente da lei. A me resta il rapporto con la principale scrittrice italiana del mondo nonché la prima scrittrice donna ripetutamente quotata per il Nobel. Poi dici, perché non ti ha turbato l'esclusione dallo Strega. Non è egoismo. E' solo felicità. E come dice Tolstoj: chi è felice ha ragione.




2 commenti:

  1. Il tuo è il sogno di tanti, spesso è anche il mio. Cosa c'è di meglio che scrivere, quale mezzo permette migliore per liberare anima e mente.
    Ma ti dico che, come assidua lettrice di qualsiasi cosa mi intrighi, adoro, e dico ADORO, la tua prosa, il tuo modo semplice e scorrevole di scrivere.
    Sei nel mio mirino, continuerò a seguirti ;)

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  2. Ti ringrazio! Le tue parole mi riempiono di gioia perché mi permettono di capire che la scrittura può davvero unire e creare un senso di appartenenza! Le parole possono cambiare le cose. Tra il dire e il fare non c'è di mezzo il mare. Cercami su fb, mi farà molto piacere!

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