Cari voi che sabato prossimo
parteciperete al Family Day,
vi scrivo per chiedervi di aiutarmi a
capire alcune cose, perché vi giuro che io da studioso del diritto che cova il
sogno di divenire magistrato, da scrittore e da cittadino, proprio non riesco a
comprenderne il senso.
Non comprendo, ad esempio, per quale
motivo sabato prossimo vi ritroverete al Circo Massimo per manifestare a tutela
della famiglia. Di che famiglia parlate? Di quella naturale, certo. Ma cosa
deve intendersi per “naturale”? Per voi, ovviamente, naturale è la famiglia
costituita da padre, madre e figli. Bene, per me “naturale” è la famiglia che
sa adempiere al compito che “naturalmente” le compete, quello di essere un
luogo di amore, supporto e assistenza reciproca, un luogo dove sentirsi
accolti, sostenuti, accompagnati nel complesso percorso della vita. La famiglia
naturale è quella che nasce da un atto di amore e condivisione, da un progetto
di vita comune. Capite bene, cari voi che parteciperete al Family Day che in
questa visione di famiglia come nucleo d’amore ha ben poco a che fare il sesso
o l’orientamento sessuale dei genitori. Capite bene che nella vostra limitata
concezione di famiglia state buttando nella spazzatura centinaia di migliaia di
famiglie che divergono dalla vostra povera concezione: famiglie composte da
madri e padri single, da due padri e figli, da due madri e figli, da famiglie
allargate dove accanto a genitori e prole trovano posto nello stesso nucleo familiare
anche i nonni, fino alle stesse case-famiglia. Con la vostra limitata e
limitante visone della famiglia state sputando addosso a centinaia di migliaia
di bambini, quegli stessi bambini che avete la presunzione di voler proteggere
(da cosa poi? dal troppo amore?) e che, se fosse per voi, non dovrebbero mai
poter essere felici e realizzati all’interno del proprio nido familiare e
dovrebbero, invece, vergognarsi della propria famiglia. La verità, cari voi che
parteciperete al Family day, è che voi non andrete al Circo Massimo per
celebrare la famiglia ma la Vostra famiglia, solo la vostra, quella che più vi
piace, che più vi rassicura perché all’interno del suo schema rigido e omertoso
gli uomini potranno continuare a comandare e a soddisfare i propri istinti
alimentando il turismo sessuale minorile all’estero (e sì, noi italiani siamo i
primi fruitori di questo bel mercato) e le donne potranno continuare ad essere considerate
valevoli la metà degli uomini, a stare zitte e sottomesse, come sostiene qualche vostro leader. Manifesterete solo ed esclusivamente per la
vostra famiglia, i vostri capricci e i vostri privilegi.
Vorrei poi che mi spiegaste per quale
motivo se una donna ha un figlio e poi decide di condividere la propria vita
con un’altra donna, quest’ultima non debba poter adottare il figlio della
compagna. Per quale ragione nel caso in cui la madre biologica del bambino
morisse, questi dovrebbe rimanere orfano e sottoposto al processo di adozione da
parte di perfetti estranei? In poche parole, per quale ragione siete contrari
alla stepchild adoption che con l’utero in affitto non ha nulla a che fare
essendo questa una pratica (tra l’altro vietata in Italia) che non riguarda
solo le persone omosessuali ma anche le coppie eterosessuali? Mi spieghereste,
gentilmente, per quale ragione non scendete a manifestare contro i preti o i
genitori pedofili o contro quelle chiese che hanno deciso di non aprire le proprie
porte ai profughi? Per quale ragione vi sentite in diritto di poter imporre il
vostro volere alle famiglie degli altri (perché state pur tranquilli che
nessuno verrà a rubarvi vostro figlio per farlo adottare da due gay o due lesbiche)?
Cos’è che vi fa così paura di una società aperta all’accoglienza di ogni
bambino e alla tutela di ogni persona? Avete forse paura che tutti i figli di
coppie gay diventino gay e che l’umanità si estingua? State tranquilli che gay
si nasce e non si diventa, questo ormai è assodato! Dunque, potete dormire
sonni tranquilli!
Sappiate che i diritti o sono di tutti o non sono diritti ma
privilegi e che se il sonno della ragione, come ha detto qualcuno, genera
mostri, il vostro di sonno ne ha generati già troppi. È ora che vi svegliate perché
dei vostri incubi ne abbiamo fin sopra i capelli!
Interrogatevi
quindi, cari voi che parteciperete al Family Day, quando sabato prenderete i vostri
figli e li condurrete al Circo Massimo e chiedetevi se non è la vostra una strumentalizzazione
degli stessi. Certo anche le coppie gay hanno portato in piazza i propri figli
ma le due cose sono molto diverse perché quelli erano bambini che rivendicavano
il diritto ad avere una famiglia e non il diritto a negarla agli altri! Chiedetevi
se i vostri bambini sono d’accordo con voi o se magari, come è probabile,
credono che l’importante sia essere felici e sentirsi amati. Ascoltateli i
vostri figli: è probabile che vi insegnino qualcosa di bello!
Vi dico con tutto
il cuore, cari voi che parteciperete al Family Day, che credo sia giunto il
momento che la smettiate di nascondere il vostro razzismo e la vostra omofobia
(e ignoranza?) dietro alla scusa che volete solo il bene dei figli. A voi dei
figli non importa nulla. Non vi importa dei figli quando li trascurate o li
date per scontati, quando li ripudiate perché gay, quando non rispettate i loro
sogni, quando tradite la loro fiducia, quando distruggete il mondo nel quale
dovranno vivere il loro futuro e soprattutto quando vi ergete a custodi di una
verità assoluta, cattofascista e limitante dove due padri, due madri o madri e
padri single non sono una famiglia. Famiglia che, giova ribadirlo perché sembra
facciate molta fatica a capirlo, è invece luogo di amore imperituro, di
accoglienza sconfinata, di supporto nel dolore, assistenza nella disperazione e
partecipazione nella gioia. No, a voi non importa nulla dei figli, neanche dei
vostri, a quanto pare, perché se così fosse vi impegnereste per renderli uomini
e donne liberi e umani verso gli altri. A voi importa solo del vostro
ideologismo becero e spicciolo e delle statue di Cristo nelle chiese mentre l’umanità,
quella vera che si aggira per le strade del mondo, ai vostri occhi non esiste
neanche!
Quindi, fate pure con comodo sabato prossimo, manifestate contro i
diritti di qualcuno, andate appresso a speculatori e sciacalli che di questa
assenza di tutela per centinaia di migliaia di persone vogliono fare il loro
trampolino per salire alle luci della ribalta, sprecate il vostro tempo e le
vostre energie in modo così sciocco. Ma sappiate che sarà tutto inutile perché il
progresso è inarrestabile e l’amore vince sempre. Sappiate che potrete anche
prendervi a frustate o indossare il cilicio come i più medioevali degli uomini,
ma nessuno smetterà di invocare il riconoscimento di diritti che sono umani
prima ancora che civili. Sappiate che col vostro atteggiamento state nello
stesso momento violando il diritto alla felicità di altri uomini, norme costituzionali,
direttive europee, interventi della Corte Europea dei diritti dell’uomo e anche
il messaggio di quel Cristo al quale volete essere tanto devoti finendo solo
per fare esattamente l’opposto di quello che questi ha sempre detto. Fate insomma,
un po’ come volete! Ricordate solo una cosa però: quando tra vent’anni ci
guarderemo indietro, proveremo tutti molta vergogna per il ritardo con il quale
abbiamo riconosciuto un diritto civile così importante e imprescindibile, così
evidente e indispensabile. Scegliete ora, dunque, da che parte stare, se da
quella di chi opprime o da quella di chi lotta per una società più giusta e
umana! È adesso il tempo di scegliere! Perché, come si dice, la
bellezza è incominciata quando qualcuno ha avuto il coraggio di scegliere!
Vostro non sostenitore,
Claudio Volpe
P.S. Dimenticavo,
sabato ricordatevi di manifestate in piedi con i libri aperti davanti agli
occhi, come siete soliti fare. Ma mi raccomando, accertatevi di avere aperto i
vostri libri nel senso giusto e non al contrario! Non si sa mai… magari
scoprite qualcosa di nuovo!
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