mercoledì 27 gennaio 2016

Lettera aperta a voi che sabato parteciperete al Family Day







Cari voi che sabato prossimo parteciperete al Family Day,
vi scrivo per chiedervi di aiutarmi a capire alcune cose, perché vi giuro che io da studioso del diritto che cova il sogno di divenire magistrato, da scrittore e da cittadino, proprio non riesco a comprenderne il senso.
Non comprendo, ad esempio, per quale motivo sabato prossimo vi ritroverete al Circo Massimo per manifestare a tutela della famiglia. Di che famiglia parlate? Di quella naturale, certo. Ma cosa deve intendersi per “naturale”? Per voi, ovviamente, naturale è la famiglia costituita da padre, madre e figli. Bene, per me “naturale” è la famiglia che sa adempiere al compito che “naturalmente” le compete, quello di essere un luogo di amore, supporto e assistenza reciproca, un luogo dove sentirsi accolti, sostenuti, accompagnati nel complesso percorso della vita. La famiglia naturale è quella che nasce da un atto di amore e condivisione, da un progetto di vita comune. Capite bene, cari voi che parteciperete al Family Day che in questa visione di famiglia come nucleo d’amore ha ben poco a che fare il sesso o l’orientamento sessuale dei genitori. Capite bene che nella vostra limitata concezione di famiglia state buttando nella spazzatura centinaia di migliaia di famiglie che divergono dalla vostra povera concezione: famiglie composte da madri e padri single, da due padri e figli, da due madri e figli, da famiglie allargate dove accanto a genitori e prole trovano posto nello stesso nucleo familiare anche i nonni, fino alle stesse case-famiglia. Con la vostra limitata e limitante visone della famiglia state sputando addosso a centinaia di migliaia di bambini, quegli stessi bambini che avete la presunzione di voler proteggere (da cosa poi? dal troppo amore?) e che, se fosse per voi, non dovrebbero mai poter essere felici e realizzati all’interno del proprio nido familiare e dovrebbero, invece, vergognarsi della propria famiglia. La verità, cari voi che parteciperete al Family day, è che voi non andrete al Circo Massimo per celebrare la famiglia ma la Vostra famiglia, solo la vostra, quella che più vi piace, che più vi rassicura perché all’interno del suo schema rigido e omertoso gli uomini potranno continuare a comandare e a soddisfare i propri istinti alimentando il turismo sessuale minorile all’estero (e sì, noi italiani siamo i primi fruitori di questo bel mercato) e le donne potranno continuare ad essere considerate valevoli la metà degli uomini, a stare zitte e sottomesse, come sostiene qualche vostro leader. Manifesterete solo ed esclusivamente per la vostra famiglia, i vostri capricci e i vostri privilegi.

Vorrei poi che mi spiegaste per quale motivo se una donna ha un figlio e poi decide di condividere la propria vita con un’altra donna, quest’ultima non debba poter adottare il figlio della compagna. Per quale ragione nel caso in cui la madre biologica del bambino morisse, questi dovrebbe rimanere orfano e sottoposto al processo di adozione da parte di perfetti estranei? In poche parole, per quale ragione siete contrari alla stepchild adoption che con l’utero in affitto non ha nulla a che fare essendo questa una pratica (tra l’altro vietata in Italia) che non riguarda solo le persone omosessuali ma anche le coppie eterosessuali? Mi spieghereste, gentilmente, per quale ragione non scendete a manifestare contro i preti o i genitori pedofili o contro quelle chiese che hanno deciso di non aprire le proprie porte ai profughi? Per quale ragione vi sentite in diritto di poter imporre il vostro volere alle famiglie degli altri (perché state pur tranquilli che nessuno verrà a rubarvi vostro figlio per farlo adottare da due gay o due lesbiche)? Cos’è che vi fa così paura di una società aperta all’accoglienza di ogni bambino e alla tutela di ogni persona? Avete forse paura che tutti i figli di coppie gay diventino gay e che l’umanità si estingua? State tranquilli che gay si nasce e non si diventa, questo ormai è assodato! Dunque, potete dormire sonni tranquilli! 

Sappiate che i diritti o sono di tutti o non sono diritti ma privilegi e che se il sonno della ragione, come ha detto qualcuno, genera mostri, il vostro di sonno ne ha generati già troppi. È ora che vi svegliate perché dei vostri incubi ne abbiamo fin sopra i capelli!
Interrogatevi quindi, cari voi che parteciperete al Family Day, quando sabato prenderete i vostri figli e li condurrete al Circo Massimo e chiedetevi se non è la vostra una strumentalizzazione degli stessi. Certo anche le coppie gay hanno portato in piazza i propri figli ma le due cose sono molto diverse perché quelli erano bambini che rivendicavano il diritto ad avere una famiglia e non il diritto a negarla agli altri! Chiedetevi se i vostri bambini sono d’accordo con voi o se magari, come è probabile, credono che l’importante sia essere felici e sentirsi amati. Ascoltateli i vostri figli: è probabile che vi insegnino qualcosa di bello! 

Vi dico con tutto il cuore, cari voi che parteciperete al Family Day, che credo sia giunto il momento che la smettiate di nascondere il vostro razzismo e la vostra omofobia (e ignoranza?) dietro alla scusa che volete solo il bene dei figli. A voi dei figli non importa nulla. Non vi importa dei figli quando li trascurate o li date per scontati, quando li ripudiate perché gay, quando non rispettate i loro sogni, quando tradite la loro fiducia, quando distruggete il mondo nel quale dovranno vivere il loro futuro e soprattutto quando vi ergete a custodi di una verità assoluta, cattofascista e limitante dove due padri, due madri o madri e padri single non sono una famiglia. Famiglia che, giova ribadirlo perché sembra facciate molta fatica a capirlo, è invece luogo di amore imperituro, di accoglienza sconfinata, di supporto nel dolore, assistenza nella disperazione e partecipazione nella gioia. No, a voi non importa nulla dei figli, neanche dei vostri, a quanto pare, perché se così fosse vi impegnereste per renderli uomini e donne liberi e umani verso gli altri. A voi importa solo del vostro ideologismo becero e spicciolo e delle statue di Cristo nelle chiese mentre l’umanità, quella vera che si aggira per le strade del mondo, ai vostri occhi non esiste neanche! 

Quindi, fate pure con comodo sabato prossimo, manifestate contro i diritti di qualcuno, andate appresso a speculatori e sciacalli che di questa assenza di tutela per centinaia di migliaia di persone vogliono fare il loro trampolino per salire alle luci della ribalta, sprecate il vostro tempo e le vostre energie in modo così sciocco. Ma sappiate che sarà tutto inutile perché il progresso è inarrestabile e l’amore vince sempre. Sappiate che potrete anche prendervi a frustate o indossare il cilicio come i più medioevali degli uomini, ma nessuno smetterà di invocare il riconoscimento di diritti che sono umani prima ancora che civili. Sappiate che col vostro atteggiamento state nello stesso momento violando il diritto alla felicità di altri uomini, norme costituzionali, direttive europee, interventi della Corte Europea dei diritti dell’uomo e anche il messaggio di quel Cristo al quale volete essere tanto devoti finendo solo per fare esattamente l’opposto di quello che questi ha sempre detto. Fate insomma, un po’ come volete! Ricordate solo una cosa però: quando tra vent’anni ci guarderemo indietro, proveremo tutti molta vergogna per il ritardo con il quale abbiamo riconosciuto un diritto civile così importante e imprescindibile, così evidente e indispensabile. Scegliete ora, dunque, da che parte stare, se da quella di chi opprime o da quella di chi lotta per una società più giusta e umana! È adesso il tempo di scegliere! Perché, come si dice, la bellezza è incominciata quando qualcuno ha avuto il coraggio di scegliere!

Vostro non sostenitore,
Claudio Volpe


P.S. Dimenticavo, sabato ricordatevi di manifestate in piedi con i libri aperti davanti agli occhi, come siete soliti fare. Ma mi raccomando, accertatevi di avere aperto i vostri libri nel senso giusto e non al contrario! Non si sa mai… magari scoprite qualcosa di nuovo!